PIPPO ORO, JOAO BRONZO

Non doveva partecipare perché impegnato in un esame universitario, ma grazie allo spostamento ha potuto iscriversi, nell’ultimo giorno utile, ai Campionati Italiani Promesse ed ha conquistato l’oro. Filippo Girardi non era il favorito dei 10 km di marcia, lui stesso pensava ad un piazzamento tra il terzo ed il quinto posto, visti i nomi ed i precedenti dei suoi avversari pieni di successi nelle categorie giovanili. Il grande caldo di Misano ha sicuramente inciso sulla gara ma Filippo ha saputo gestirla con raziocinio senza spremersi più di tanto nella prima parte e poi  cercando di staccare, con una serie di accelerazioni, i suoi più pericolosi avversari dal lombardo Viganò, all’emiliano Montoleone, al pugliese del Cus Parma Renò. Operazione che gli è riuscita bene portando la prima medaglia d’oro del settore marcia ai colori bianco verdi con un tempo di 44’54”05. Girardi è uno che in gioventù non ha vinto niente (12° al suo primo campionato italiano tra i cadetti) ma grazie ad una dedizione continua al lavoro sul campo ottiene, nella maturità atletica, i suoi bei risultati.

La conquista del titolo italiano indoor dei 1500 e la conseguente maglietta azzurra in un incontro internazionale junior, ha fatto si che Joao Bussotti Neves Junior stia affrontando l’atletica con  maggior determinazione. E lo si è visto anche con quanta veemenza ha lottato con il veneto Lahbi ed il piemontese El Kabbouri, atleti che fisicamente lo sovrastano per prestanza fisica, anche in un tatticissimo 800. Sono arrivati tutti e tre in un fazzoletto (34 centesimi tra il vincitore Lahbi 1’54”52 e Joao 1’54”86) risultato che gli regala un bronzo ma che probabilmente gli toglierà la gioia di poter partecipare ai Mondiali Junior di Barcellona per i quali era uno dei quattro in possesso del minimo.

Francesca Boccia, ottava l’anno scorso tra le allieve, ha conquistato centimetri e posizioni nella gara junior di salto con l’asta. L’atleta di Giacono Giusti è in progresso fisico e tecnico. Allenandosi con maggior costanza grazie anche alla collaborazione con il gruppo di Massimo Favoriti, ha aggiunto decimetri al suo personale portandolo a 3,40, misura che ha ripetuto a Misano per un eccellente sesto posto.

Sonia Ruffini è sicuramente uno dei migliori acquisti della storia dell’Atletica Livorno. L’atleta di Massa, da quando veste la maglia bianco verde, non fa che migliorare le sue prestazioni. Ha coraggio e determinazione. Si butta senza troppi tatticismi e continua a migliorare le sue prestazioni. Sui 5000 ha ottenuto un notevole settimo posto con 17’12”23 con altri 8 secondi di miglioramento del suo personal best (e quasi un minuto da quando è passata a Livorno da Massa). Con quel tempo insidia la prima piazza di una gloria bianco verde come Erika Lombardi (17’11”81 dieci anni fa) ma la gioia era, a suo avviso, offuscata dal non essere stata capace di rintuzzare il rientro di due avversarie sul finale che gli hanno tolto un piazzamento ancora più prestigioso.

Le buone novelle non finiscono qui. Lo sprinter di Giuseppe Pucini, sbocciato quest’anno a livello d’eccellenza, ha conquistato con facilità l’accesso alla finale dei 200 con il quarto tempo e domani lotterà per una medaglia. Il suo tempo in batteria sarebbe eccezionale (21”64) peccato che il vento alle spalle sia stato troppo generoso (+3,7).

Tra queste buone novelle una vena di disappunto per le atlete di Massimo Favoriti che anche nel triplo non sono riuscite a ripetere le buone prestazioni degli ultimi tempi con Giorgia Degl’Innocenti decima con 11,63 (ma per entrare tra le otto finaliste avrebbe dovuto fare alla grande il suo personale) ed Ilaria Cariello addirittura quindicesima con 11,33. Non è riuscito a portare a termine la sua gara il marciatore Giacomo Guglielmi che, dopo aver conquistato il minimo ai societari, aveva visto la sua condizione decrescere visibilmente complice anche la sua poca adattabilità al caldo.

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