Cles ci regala ancora una grande soddisfazione con il titolo italiano cadette vinto nel lancio del martello da Rachele Mori. La lanciatrice, allenata dal duo Cristina Sanfilippo e Riccardo Ceccarini, ha sbaragliato il campo di gara con 6 lanci superiori ai 50 metri e con il suo m. 56,21 è diventata la migliore martellista italiana di sempre tra le 14enni e la quarta nelle graduatorie nazionali cadette. Rachele ha ascendenze importanti con il padre Massimo buon lanciatore giovanile che poi ha sviluppato maggiormente la sua attività sportiva nel canottaggio e con lo zio Fabrizio campione del mondo nei 400 ostacoli e attuale tecnico nazionale della specialità nella quale è emerso. Nonostante l’emozione dell’esordio in campo nazionale ha guardato dall’alto le sue avversarie e quando i tecnici decideranno di passare dai tre ai quattro canonici giri il martello potrebbe andare molto, ma molto lontano. La famiglia sta pensando di rientrare a Livorno da Valtriano dove ora abita per farle guadagnare tempo aumentando il numero e la lunghezza delle sedute di allenamento.
Buone notizie anche dalle altre cinque cadette che avevano fatto il minimo ed erano state aggregate alla rappresentativa toscana. Roçio Alejandra Gigena, figlia del giocatore di basket argentino e di Marianna Saltarelli che ha gareggiato a lungo con i colori bianco verdi nella stessa specialità, è giunta settima nel salto in alto superando la misura di 1,58. La ragazza era in buona condizione e proprio una settimana fa a Livorno era giunta seconda nei campionati toscani con il personale di m. 1,61 dietro la lucchese che poi vincerà il titolo italiano.
Dopo il flop di un anno fa, l’eclettica lanciatrice Emma Porciatti è entrata in finale nel giavellotto con il buon tiro di m. 37,86. Tutti noi ci auguriamo che si convinca a dedicarsi anima e corpo alla specialità, tralasciando le titubanze e lasciando l’idea di dedicarsi alla velocità dove le speranze di emergere sono ridottissime.
Ancora progressi metrici per l’allieva di Michael Mazzantini Giorgia Cerretini, longilinea e flessuosa saltatrice. Aveva fatto il minimo nel triplo all’ultimo giorno utile e in gara si è migliorata con m. 10,97 nonostante il vento contrario. Giorgia, assidua in allenamento e che spazia con piacere anche nel lungo e nell’asta passerà ora sotto le cure di Massimo Favoriti cercando di farne una nuova Cariello.
Nei 3 km. di marcia Martina Quartararo è giunta dodicesima con 15’51”16, un tempo lontano dal suo personale di primavera a Orvieto, ma per l’atleta di Giorgio Favati la soddisfazione di salire sul podio come terza nel Trofeo Nazionale di Marcia, la manifestazione che sommava le prestazioni cronometriche delle tre maggiori gare della stagione disputate a Grosseto, Orvieto e Cles.
Meno brillante Ludovica Raiola negli 80 ostacoli. E’ giunta 21esima con 13”22, ma la quindicenne allenata da Fausto Foresi, dopo le brillanti prestazioni di primavera e inizio estate, era andata in calando e la caduta di Grosseto non aveva certo rafforzato le sue certezze. Ora la decisione se dedicarsi ancora agli ostacoli o virare sullo sprint.