RINALDI E BOCCIA CAMPIONI TOSCANI INDOOR 2019

Due ori, un argento e tre bronzi nella giornata dedicata ai Campionato Toscani indoor dei salti per il settore assoluto sono il buon risultato con i quali i bianco verdi sono usciti dall’impianto coperto dell’Asics Firenze Stadium.
Il primo a conquistare il titolo è stato Andrea Rinaldi, nel lungo. Con il primo salto a 7,15 metteva già al sicuro la vittoria, ma la sua giornata sembrava storta perché infilava poi quattro salti nulli di seguito fino alla ciliegina finale di un 7,24 che faceva il paio con quanto ottenuto una settimana prima e ne conferma la buona forma di questo inizio stagione. Nella gara Andrea era accompagnato da Daniele Colombo alla continua ricerca di un primo salto oltre i 6 metri, rimanendo ancora deluso dal suo 5,85 e dai giovanissimi, ma sopratutto ancora inesperti, Alessio Niccolai (4,77) e Federico Biondi (4,66).

L’altro oro è giunto dalla saltatrice con l’asta Francesca Boccia quasi in chiusura di riunione. Ha vinto con la stessa misura di m. 3,70 di una settimana fa, ma l’abbiamo vista piangere di rabbia perché durante i salti di riscaldamento era andata ben oltre i 4 metri. Gara lunga quasi 2 ore per le numerose concorrenti, quando è entrata in gara il momento magico era svanito e vincere soltanto non la soddisfaceva. Ha sfiorato la medaglia, quarta con 2,90 la rientrante Virginia Rossi, poi altre quattro più o meno soddisfatte come Rebecca Raiola (sesta con 2,80), Veronica Domenici (nona con 2,50) e le giovanissime Giulia Chelini e Vittoria Favilla abbinate al 12esimo con m. 2,35.
L’argento era appannaggio di Stefano Borea che esordiva nell’occasione in maglia bianco verde proprio contro il suo ex compagno d’allenamento Giacomo Belli. Stessa misura di 1,94, ma l’errore in più a 1,90 dava l’oro allo junior della Libertas.

Il primo dei tre bronzi era appannaggio dello specialista di prove multiple Federico Di Napoli con il suo nuovo personale nel salto con l’asta di m. 3,75. Per fortuna il suo tecnico Fabio Canaccini era assente perché lo avrebbe strozzato visto che, una settimana fa a Padova, aveva buttato alle ortiche l’eptathlon per tre salti nulli alla misura d’ingresso proprio nel salto con l’asta. Sfavillante anche il bronzo nel salto in lungo femminile di Alice Arcamoni. Dopo i primi due nulli che facevano riaffiorare i fantasmi del passato, piazzava un bel 5,42 (PB) ed altre due prestazioni ben oltre i m. 5,30. Dopo queste due prime gare Valentina sembra un’atleta ritrovata, motivata, più sicura e meno ansiosa. Progressi nella gara anche per Alessandra Demi Pacicca, ancora lontana dalle prestazioni del 2018 ma almeno risalita oltre la soglia dei 5 metri (6^ con 5,16). Non ha avvicinato questa soglia che è il suo obiettivo Emma Nosiglia Martinez (9^ con 4,70) e una tremenda sfortuna si è accanita su Sara Biricotti. Era alla sua seconda gara dopo più di un anno e si dovrà fermare ancora per uno stiramento alla prima prova per ulteriore rabbia anche nulla. E’ una ragazza di carattere, la stagione indoor è andata a farsi benedire ma ci rivedremo in quella all’aperto. Auguri.

L’ultimo bronzo lo conquistava Alessandra Demi Pacicca nel salto triplo con m. 10,72. Per vincere avrebbe dovuto fare il personale ma, vista la condizione fisica attuale, c’è da essere soddisfatti. Rimanendo in campo femminile Roçio Alejandra Gigena ha aggiunto 3 cm. al suo stagionale nel salto in alto (5^ con 1,58); insieme a lei l’esordio annuale di Chiara Brugnoni (8^ con 1,45). Nel salto triplo maschile Riccardo Ciucci, 7° con 12,15 un solo cm. dal suo PB, ma quando, nei salti di finale, ha cercato di forzare ha preso un pugno di mosche incappando in tre nulli.
All’aperto ha esordito da junior con il peso da kg. 6 Jean Carlos Marcuccio. Gara non memorabile con un miglior getto di m. 11,03. Serviva più che altro per rientrare dopo tanto tempo nel clima agonistico perché la specialità non è da lui molto frequentata. A tal proposito citiamo due risultati di una settimana fa. Vittoria nella sua prima gara da under 23 di Diego Paolini con m. 12,04 davanti al compagno di squadra Ivan Senegaglia (10,36) ma nessuno dei due si dichiarava soddisfatto della misura.

 

Sempre una settimana fa, Mauro Giuliano affrontava ad Ancona la sua seconda esperienza indoor correndo un 1500. Vinceva facilmente la seconda serie, ma il tempo di 4’14”86 non poteva certo soddisfarlo visto il ritmo tutt’altro che eccelso con passaggi di 1’06” ai 400, 2’18”8 agli 800, 2’54’0 ai 1000 e 3’26”6 ai 1200.

 

B.G.

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