ROBERTO PERICOLI: UNA LEZIONE SPECIALE

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FOTO: Claudio Cerrai

Con la perfetta organizzazione della Delegazione Provinciale del C.O.N.I., affiancata dalla A.S.D. Atletica Livorno e sotto l’egida del Comitato regionale toscano della Fidal si è svolto, sabato 19 ottobre ultimo scorso, nella sala conferenze della Cassa Edile a Livorno, un incontro con Roberto Pericoli.

Il tecnico del primatista italiano del salto triplo, che lo ricordiamo ha vinto in carriera la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra ed è stato due volte campione europeo di salto triplo, ha brillantemente intrattenuto la folta platea, composta da tecnici, atleti e appassionati provenienti da tutta la Toscana, con due relazioni vertenti rispettivamente su “L’importanza delle tecnica in relazione alle varie componenti. L’allenamento ed il suo insegnamento” e “Esperienze italiane nei salti in estensione”.

Non si è trattato della classica lezione che spesso ci è capitato di sentire, in cui numeri e immagini si sovrappongono, costringendo quasi sempre lo spettatore ad un gravoso sforzo di attenzione, bensì  di una piacevole dissertazione, alle volte dai toni simpaticamente brillanti e divertenti, che ha affrontato, con un taglio leggero ma “vagamente filosofico”, le problematiche relative all’insegnamento della tecnica di un gesto complesso, quale è il salto triplo.

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FOTO: Claudio Cerrai

Roberto Pericoli si è confermato uomo molto disponibile ed ironicamente autocritico, e queste sue qualità già conosciute e riconosciute,  lo rendono uno dei tecnici maggiormente apprezzati in Italia.

Il relatore ha parlato, interloquendo spesso con la platea, per più di tre ore, non risultando mai pesante e coinvolgendo spesso i presenti sulle tematiche oggetto delle sue relazioni.

Al termine, Pericoli ha voluto riservare ai suoi concittadini ed ai presenti tutti, una piacevole appendice nella quale ha brevemente descritto il percorso tecnico e di vita da lui svolto con Fabrizio Donato, ricordando le tappe della carriera di uno degli atleti più rappresentativi nella storia dell’Atletica italiana.

In chiusura un veloce scambio di battute con alcuni dei tecnici presenti e l’auspicio di riaverlo presto ancora tra noi, magari con un ruolo fattivo per l’atletica livornese.

(G.P)

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