Samuele non è voluto essere da meno del gemello Lorenzo: se lui ha vinto l’argento nei 10000 perché io non posso vincerlo nei 5000? Sicuramente questo girava nella testa di Samuele alla partenza della finale europea juniores. Accreditata prima di partire la sicura medaglia d’oro al keniota Ali Kaya,diventato turco nei giorni precedenti la manifestazione reatina, rimaneva da sconfiggere un manipolo di bianchi tutt’altro che remissivi. In gara ha seguito diligentemente le direttive dei tecnici nazionali (Saverio pur presente si è astenuto da intervenire lasciando a chi di dovere l’incombenza) tenendo alto il ritmo per quasi tutta la gara. Quando alla campana i due britannici hanno attaccato con baldanza, Samuele non si è dimenticato di essere anche un buon 1500ista, li ha lasciati sfogare dando loro non più di 5 metri di vantaggio, per poi andarli a prendere con un 150 finale da sballo. Precedere un inglese (questa volta addirittura due) sul rettilineo d’arrivo ha fatto venire le lacrime agli occhi a più di uno degli anziani amanti del mezzofondo che conoscono il sacro fuoco che incendia i cuori dei corridori di Albione. Bravo Samuele, hai fatto un capolavoro che rimarrà impresso a lungo nei nostri occhi.
[banner network=”altervista” size=”468X60″ align=”aligncenter”]
CAMPIONATI EUROPEI JUNIORES (Rieti 20 luglio 2013)
m. 5000:
1 Ali Kaya (Turchia) 13.49.76
2. Samuele Dini (Italia) 14.36.25
3. Jonathan Davies (Gran Bretagna) 14.36.62
4. Michael Callegari (Gran Bretagna) 14.42.54
5. Bart Van Nunen (Olanda) 14.43.47
6. Dino Bosnjak (Croazia) 14.43.54
7. Steven Casteele (Belgio) 14.49.89
8. Emmanuel Roudolff Levisse (Francia) 14.53.51
9. Artur Bossy (Spagna) 15.05.79