Le generazioni si succedono, ma, chi indossa la maglia bianco verde da sempre prova di grande coraggio e generosità. Un trasferta molto impegnativa quella di Agropoli, graziosa cittadina sulla costa salernitana, distante 650 km. da Livorno. Nello splendido impianto a otto corsie 24 squadre (12 maschili e 12 femminili) si sono date battaglia per la finale del campionato italiano serie B – gruppo Tirreno. Lasciando da parte la considerazione che su 24 squadre ben 11 fossero toscane (ma in Toscana ormai non si organizza quasi più), abbiamo assistito a gare molto combattute e di livello tecnico più che accettabile.
Ma veniamo al comportamento della nostra squadra.
Chi avesse avuto il timore che queste ragazze non sarebbero state all’altezza della tradizione bianco verde è stato ampiamente rassicurato. Le nostre atlete si sono battute con grande ardore, e alla fine la classifica le ha viste classificarsi a un più che onorevole settimo posto, rintuzzando, tra l’altro, il tentativo della Libertas Livorno di assicurarsi il primato cittadino (peraltro con una formazione colma di atlete provenienti da altre realtà). Bisogna dare atto al nostro Presidente Marco Marsi di avere una grande sensibilità, che l’ha indotto a scegliere di accompagnare la squadra femminile, e rinunciare agli “onori” della ben più prestigiosa serie A Argento, in cui si sono battuti “alla grande” i nostri maschi.
Ore 10.35 prima gara m.100, schieriamo Irene Buselli, la sua condizione non è al top, ma la bionda junior fornisce comunque una buona prestazione, anche se il suo 11o piazzamento finale con il tempo di 12”77 non garantisce punti alla causa bianco verde (ricordiamo che portano punti “solo” le prime 8 classificate). La ragazza mostra tuttavia evidenti segni ripresa. A seguire i m. 400 dove Giorgia Bono altra junior di primo anno si difende egregiamente e con 1’00”76 conquista la sesta piazza e con essa 3 buoni punti.
Nei m.1500 schieriamo Valentina Spagnoli, la quale pur soffrendo per un menisco molto probabilmente da operare, lotta fino all’arrivo e assicura, con il suo ottavo posto in 4’59”75 un fondamentale punto per la classifica bianco verde.
Nel frattempo sulla pedana del salto con l’asta Francesca Boccia lotta alla pari con la più titolata Francesca Semeraro e finisce, grazie al suo 3,75 metri, per avere la meglio aggiudicandosi così i 9 punti del primo posto. A questo punto la nostra classifica, fino a lì decisamente anemica, migliora nettamente e rientriamo nel gruppo.
E’ la volta dei 3000 siepi, pronostico scontato per la presenza alla partenza della fuoriclasse keniana Eunice Chebet. Purtroppo l’atleta tesserata per la Sestese femminile, prima della metà gara, accusa un problema fisico conseguenza di un pessimo “atterraggio” dopo il passaggio di una riviera ed è costretta a ritirarsi. A quel punto la gara si riapre e in quattro si contendono la vittoria fino a 500 metri dal traguardo e tra queste anche la nostra bravissima Giulia Morelli. A quel punto però Giulia che sappiamo passare un periodo di condizione non ottimale a causa di piccoli guai fisici, cede vistosamente, conservando però la quarta posizione e aggiungendo altri 5 punti alla classifica di squadra.
Nella pedana del disco la forte martellista Natalia Novi, discobola per un giorno, lancia a 28,34 m. e pur migliorando il suo “antico” personale non riesce ad andare al di là del nono posto. Un po’ di rammarico per lei, che comunque assicura alle compagne tutto il suo tifo, incitandole continuamente.
Nel frattempo sulla pedana del salto in lungo la “capitana di fatto” Ilaria Cariello si comporta da par suo e dopo un primo saluto prudente a 5,57 m., insegue con grande grinta la misura che le possa assicurare il podio. E al quarto salto arriva uno splendido 5,87m. con conseguente secondo posto, dietro alla rappresentante della U.S. Giovani Atleti Bari Santa Matule, ma davanti ad atlete molto accreditate come Jolanta Verseckaite e Francesca Lanciano.
Nei 400 metri ostacoli Rachele Codevico, pur con una gara tecnicamente apprezzabile, non va oltre il decimo posto, con il tempo di 1’11”99.
Un bel punto invece, lo porta nel giavellotto l’allieva Pollyana Gurrieri, che al primo tentativo lancia a 34,54m. ed ottiene l’ottava piazza, prima di andare a schierarsi sui blocchi della 4×100 m..
E proprio la 4×100 m. che schiera oltre a Polly anche Irene Buselli in seconda frazione, Ilaria Germani in terza e Ilaria Cariello in quarta, va a cogliere, con 49”29 il secondo posto, precedendo tra l’altro la più accreditata formazione della Libertas Livorno, e portando altri 7 punti alla causa bianco verde.
Al quel punto mancavano al termine solo la marcia e la staffetta 4×400 m. Nella marcia schieriamo uno dei nostri “gioielli” Sara Perullo, talentuosa allieva di Giorgio Favati, che lo scorso anno, al primo della categoria allieve, proprio in occasione della finale del CDS assoluto aveva dominato la gara. Anche quest’anno si presenta tra le favorite, ma un forte dolore, presumibilmente muscolare, le impedisce di ripetere la prestazione di dodici mesi fa e così termina, molto caparbiamente, la sua gara “solamente” in decima posizione. Ma Sara è giovane e molto dotata e avrà modo di rifarsi.
A quel punto mancano solo le staffette 4×400 e sugli spalti i dirigenti delle nostre “cugine” pregustavano una possibile “parziale” rivincita, dopo l’ennesima sconfitta maturata nelle fasi regionali di questo CDS. Ma avevano evidentemente fatto i conti senza l’oste.
Margherita Guarducci, Sharon Guerrazzi, Giorgia Bono e Ilaria Germani infatti, completavano le “nostre” fatiche con un ottimo 4’06”60 che ci assicurava il quarto posto nella gara e il settimo complessivo nella classifica finale per società, proprio davanti alle “cugine” della Libertas.
Poi era festa, canti e qualche sfottò, com’è normale che sia.