Con le gare di domenica 25 febbraio l’impianto indoor del Ridolfi chiude i battenti e ci prepariamo per una stagione 2024 piena di appuntamenti e che avrà anche l’impianto livornese disponibile per le varie organizzazioni, cosa non di poco conto dopo una stagione di grande difficoltà peregrinando tra lo stadio comunale, l’impianto dell’Accademia Navale e diverse puntate a Pisa dove, purtroppo, l’attività agonistica per il momento, e speriamo non ancora a lungo, non è possibile.
La prima gara in programma al Ridolfi era il salto in lungo femminile. Dopo la marea di giovanissimi ragazzi e ragazze, le poche concorrenti hanno sbrigato le loro incombenze in non più di 45 minuti. Per noi c’era, e anche con un po’ di sorpresa, Cecilia Barbone, atleta bianco verde di buon livello a fine secolo tanto da essere stata tra le prime cinque lunghiste di sempre e che, dall’anno scorso, ha rimesso le scarpette chiodate gareggiando tra le master. All’aperto nel 2023 aveva saltato a Pietrasanta m. 4.17 ed ora ha provato l’esperienza indoor. Sarà 16esima saltando m. 4.00 ed altri due tentativi finiti con 3.90 e 3.77.
Altre due gare erano previste: il salto in alto maschile e femminile e il salto con l’asta sempre per i due sessi. Nell’alto femminile era presente la sola Aurora Sarti che, ovviamente non ha faticato tanto a conquistare la maglietta e la medaglia di campionessa toscana junior. Aurora non ha mai bazzicato tanto nelle indoor ed infatti il suo personale è molto più basso rispetto alle gare all’aperto. Gareggiare da sola è in un certo senso anche deprimente. Lo stimolo poteva essere il migliorare la sua prestazione indoor che risaliva al’anno scorso con 1.54. La bianco verde superava al primo tentativo 1.40, 1.45, 1.49 e 1.53 e, purtroppo, falliva l’1,56 che poteva dare un senso alla sua gara. Conserverà maglia e medaglia e tra qualche anno non ricorderà se era sola o in compagnia.
Un po’ più numerosi i maschi, sei, con la vittoria del titolo junior da parte del bianco verde Cesare Bertini. L’atleta di Andrea Lemmi, al quale ed alla moglie vanno le nostre felicitazioni per la nascita di un bel marmocchietto, ha saltato al primo tentativo 1.70 e 1.76 ma poi ci voleva una prova in più per superare l’asticella a 1.80. Facile il superamento di 1.85 e sembrava sulla buona strada anche per riuscire a saltare 1.90. Invece niente da fare e la misura che era riuscito a superare a Parma lo metteva in difficoltà. La gara valeva anche per il titolo junior e Cesare è salito sul podio. Con lui c’era anche Valerio Bortolotti, di un anno più giovane, che sembrava in buona condizione nei primi salti superando l’asticella ampiamente al primo tentativo, arrivato a 1.62 si piantava e la sua gara finiva li, sette cm. sotto il suo personale.
Nell’asta femminile c’era la cecinese Costanza Di Giambattista, dopo il prestito dell’anno scorso rimasta ancora almeno per un anno in bianco verde. L’atleta è arrivata sesta saltando, sempre alla prima prova, 2.65, 2.80 e 2.95. Falliva i suoi tre tentativi a 3.10, che sarebbero stati il suo nuovo personale ma, almeno, è entrata al decimo posto del ranking bianco verde scalzando le non dimenticate Francesca Dini e Emma Nosiglia Martinez. Tutto rimandato alla prima occasione all’aperto!
Due gli atleti nella gara maschile e Manaseb Scotto provava a fare il colpo gobbo del titolo junior ma gli andava male. Superava agevolmente al primo tentativo m. 3.55 ma soltanto al secondo 3.70 e questo bastava al concittadino Martelli, che faceva le prove inverse, e gli sfilava titolo e l’oro. Jacopo Naele Fiorini ha gareggiato tanto quest’inverno con il bel risultato dei 4.55 ad Ancona in occasione degli italiani indoor. A Firenze lottava con il locale Gramigna e l’incontro finiva alla pari saltando entrambi 4.40 e fallendo gli altri tentativi per il successo.
B.G.,