Sono sempre i salti a portare il numero e la qualità migliore delle medaglie anche nei campionati toscani indoor ragazze e cadette.
E’ un peccato che per mancanza di spazio e di struttura le migliori siano state ottenute al Ridolfi e non al Mandela Forum dove il pubblico, sempre numeroso nelle gare giovanili, avrebbe potuto apprezzarle. Oro nel lungo cadette e argento con susseguente bronzo nell’asta. Al primo anno tra le cadette Lara Biagi ha fatto vedere di che stoffa è fatta e ha dominato il lungo piazzando già un irraggiungibile salto di m. 5,35 al primo tentativo, migliorato definitivamente al secondo con 5,41, ma non male anche i successivi (5,33 e 5,22). La cadetta guidata da Michael Mazzantini sta bruciando le tappe e avrebbe fatto buona figura anche nei toscani allieve. Nella stessa gara, al quarto posto, si è piazzata Nathalie Joice Bertini con m. 4,85 e problemi di armonizzazione della rincorsa, con Beatrice Guarducci fuori dalla finale pur con un eccellente salto di 3,96.
Grande soddisfazione anche per la coppia di aspiranti tecnici giovanili come Letizia Poli e Luca Marsi che hanno visto due delle loro tre cadette salire sui gradini più alti del podio dell’asta. Accomunate dalla misura di 2,50 la bionda Chiara De Lorenzis, argento, ha avuto ragione della bruna Vittoria Favilla che è incappata in un nullo alla misura d’entrata. Con loro anche Giulia Chelini fermatasi questa volta a 1,80. Lucciconi agli occhi per Federica D’Agostino che, non essendo riuscita a provare, ha fallito per tre volte la misura d’ingresso nel salto in alto.
Dal piccolo stuolo di cadette schierate sui 55 metri al Mandela, la sola a riuscire ad entrare in una finale è una delle più giovani, Giulia Bonomo, capace di correre in 8”08 in batteria con un miglioramento a 8”07 nella finale n. 3. Con loro Cristina Cusimano 8”21, Chiara Bianchi 8”25, Emma Bucalossi 8”26, Camilla Piserini 8”45, Virginia Del Corona 8”55 e Bianca Magnani 9”00.
Visto che abbiamo parlato sempre delle cadette citiamo anche Matilde Trudu, bella struttura di lanciatrice che, seguita da Cristina Sanfilippo, ha gettato la palla da kg. 3 a m. 7,40 per un 13esimo posto e la staffetta 3×2 giri che stranamente (falla di Sigma?) viene citata come 3×800 metri mentre in effetti è, sull’impianto indoor di Firenze 3×320 metri. La formazione A, composta da Favilla, De Lorenzis e Biagi, è giunta sesta con 2’34”1 e la squadra B, composta da D’Agostino, Cusimano e Bonomo si è piazzata 11esima con 2’39”1.
Per le più giovani appartenenti alla categoria ragazze e guidate dalla coppia di tecnici Federica Lischi e Curzio Pulidori, due quarti posti, e guarda caso anche nel lungo con Sara Quercioli (4,09) e nella staffetta 4x1giro con il quartetto composto da Anna Maggiani, Sara Quercioli, Margherita Milani e Eleonora Parlanti (1’39”1) che hanno dovuto attendere tantissimo (ma gli irritati non erano loro che hanno potuto scorazzare e giocare sulla pista ma i loro genitori in tribuna che li dovevano riportare a tarda notte a casa) per una lunghissima disputa sulla riammissione di una staffetta squalificata ma che si è poi appreso che non sarebbe arrivata lo stesso tra le premiate. La squadra B composta da Alessia Salvadori, Alice Gazzerro, Giorgia Liguori e Emma Canessa ha concluso la sua gara con 1’44”8.
Le ostacoliste, tradizionalmente uno dei punti di forza delle bianco verdi, questa volta non sono andate a podio nei 55 hs., ma almeno 3 sono arrivate alla finale B con Eleonora Parlanti prima con 9”76, Alice Gazzerro terza in 10”00 e Anna Maggiani quinta in 10”35 (dopo un 10”03 nelle qualificazioni) qualificazioni che hanno visto ai blocchi anche Aurora Bardarè finire in 10”59, Eva Armocida in 11”09 e Agnese Panciatici in 12”65.
Tornando al salto in lungo dietro alla Quercioli, ha sfiorato il podio Emma Canessa, settima con 4,00 metri e poco dietro Margherita Milani (3,92), Linda Silvestri (3,67), Sveva Bausone (3,39), Sara Dini (3,14) e Lucrezia Elisabetta Gambarini (2,88).
Le tre rappresentanti schierate nel getto del peso hanno fatto segnare m. 7,69 Giorgia Liguori, 7,02 Elisa Perullo e 6,26 Gaia Perullo e stranamente poche le velociste che hanno visto ai blocchi di partenza Alessia Salvadori 8”72, Silvia Battiato 9”20, Sofia Mancuso 9”71 e Linda Samaritani 10”25.