Ottime prestazioni dal manipolo dei livornesi ai Campionati Italiani Individuali Promesse su Pista che si sono svolti ad Agropoli. Non c’erano dubbi per il successo di Rachele Mori, reduce dalla bella prestazione di Bergamo, quando la lanciatrice di martello, ora alle Fiamme Gialle, aveva portato il suo contributo di punti alla squadra femminile da ottima professionista. La campionessa del mondo under 20 non aveva avversarie in grado di stimolarla, il clima non era dei migliori e dopo un primo lancio di m. 64,13 inanellava una serie di quattro nulli e si rifaceva un po’ con il suo lancio finale di m. 65.88 sufficiente per lasciare la seconda classificata, la veneta Emily Conte, a sette metri. Congratulazioni e forza con i tanti obiettivi da raggiungere in carriera.
La lunghissima manifestazione era poi terminata con una medaglia di bronzo conquistata nel salto in lungo da Jacopo Quarratesi. Il 22enne saltatore di Massimo Favoriti ha dovuto lottare oltre con gli avversari con un vento ballerino che disturbava le rincorse. Esordiva con un primo salto di m. 7,08 che non gli dava la certezza di poter entrare in finale, ma già al secondo tentativo atterrava a m. 7, 44 che gli faceva sentire odor di medaglia. Dopo un nullo, allungava a m. 7,51 e negli ultimi due tentativi tentava il colpaccio ma con poca fortuna. Sarà terzo sul podio, ma lui sperava sicuramente meglio!
La prima giornata era iniziata bene, anzi benissimo, con il marciatore di Giorgio Favati Giulio Scoli. Il silenzioso ventunenne continua a sorprendere, si è molto asciugato e questo non è un male, ma i progressi cronometrici sono costanti da anni. Ha sfiorato la medaglia di bronzo con il suo quarto posto, ma il tempo sui 10.000 di 42.50.61 è il suo migliore di sempre (precedente 43.32.0 a Roma nel 2021). Ha la testa giusta e riesce a concentrarsi e a non incorrere mai nelle ire dei giudici. Il suo futuro è insondato!
C’è poi un settimo posto nel salto con l’asta di Jacopo Naele Fiorini che solo una settimana prima a Bergamo aveva fatto il suo personale e questa volta si sentiva bello carico e pronto per migliorarlo ancora. Jacopo, figlio di un protagonista dell’atletica anni 70-80 (2,08 nell’alto e 14,70 nel triplo) e che continua a gareggiare tra i master, allenato da Giacomo Giusti entrava in gara a 4,10 , superati al secondo tentativo, faceva m. 4.30 al primo salto ma nei tre tentativi a 4,50, che sarebbero stati il suo nuovo personale, doveva alzare bandiera bianca accontentandosi della settima piazza.
Mauro Giuliano, che da giovanissimo era stato una bella promessa dell’atletica, con il progredire degli studi, ora frequenta l’ateneo pisano con successo, ha dovuto rivedere i suoi piani. E’ sempre un ottimo prospetto ma deve accontentarsi di vincere la seconda serie. Fa lo stagionale con un bel passaggio ai 400 di 54.2 ma, pur vincendo la serie, deve frenare finendo in 1.52.76.
Tra le 28 finaliste dei 400 ostacoli c’era anche Greta Morreale, che già a Bergamo non aveva potuto dare il meglio di se fino a rinunciare a fare una frazione della 4×400. E’ sempre ben reattiva in partenza ma la tenuta alla distanza in questo momento non c’è. L’atleta di Alessandro Bacci sarà quinta in batteria e diciannovesima assoluta con 1.04.50, sicuramente danneggiata dal vento, ma ben lontana dai tempi del suo recente passato.
In contemporanea da Dessau, in Germania, è giunta la bella notizia del secondo posto di Joao Bussotti , il miler cresciuto e allenato a Livorno da Saverio Marconi nei 1500. Il secondo posto, anche in un meeting internazionale, sarebbe stato niente se non si guarda il tempo finale di 3.35.99. Questo è il nuovo personale di Joao, che cancella dopo due anni il 3.36.65 e che, appena superati i 30 anni, spera di migliorare ancora, inconvenienti muscolari permettendo. Bravo Saverio e bravissimo Joao!
B.G.