Bella prestazione globale delle allieve bianco verdi nei Campionati Toscani 2018 disputati al Renzo Corsi di Siena e valide anche come seconda giornata per l’ammissione alla Fase Nazionale dei dei Campionati di Società. Questa soluzione, adottata da un po’ di tempo, pone dei problemi alle squadre perché le atlete, in questo caso, debbono rinunciare ai legittimi desideri di fare la propria specialità per coprirne un’altra, a volte indispensabile per qualificare la squadra.
Sono arrivate, comunque, ben tredici medaglie (5 ori, 4 argenti e 4 bronzi) e una classifica di 13.468 punti che vogliono indicare la qualificazione almeno per la finale B anche per quest’anno. Quello che è importante è che le cinque vittorie sono arrivate da cinque atlete diverse che costituiscono il nucleo principale della squadra.
In apertura ha iniziato Marta Giale Giovannini, reduce dalle fatiche della fase nazionale delle prove multiple, e che nei 100 ostacoli è stata strepitosa in 14”77 tempo che migliora il suo migliore della bellezza di 30 centesimi e con vento ampiamente nei limiti. L’atleta si era accorta di correre meglio del solito e ha atteso con trepidazione il comunicato dello speaker prima di esultare.
La seconda medaglia d’oro è stata conquistata da Alessandra Lessi nel getto del peso con m. 11,06. L’atleta aveva appena terminato la gara preferita del lancio del martello, che anche questa volta era iniziata con 2 lanci fuori settore ma, una volta messo il terzo nel settore (53, 44 che valeva un argento), si era rinfrancata e ha lanciato con la mente libera.
Il terzo oro era opera di Greta Morreale, in apertura della seconda giornata nei 400 ostacoli, affrontati con il batticuore perché nell’ultima occasione, presa dalla foga si era fermata alla prima barriera. 1’08”62 il suo tempo, ma con ancora un po’ di lavoro tecnico potrà abbassarlo e non di poco.
Era la quarta volta che quest’anno Emma Porciatti tirava il giavellotto da 500 gr. e non aveva minimamente mai avvicinato i 40 metri. Nell’occasione è stata superba rispettando tempi ed inclinazione del giavellotto caduto a m. 43,47 con un incremento di ben oltre 6 metri. Un successo che la rinfranca dopo alcune delusioni recenti.
Non poteva mancare l’oro di Chanda Bottino. Nei 400 l’atleta di origine indiana correva in testa dal primo all’ultimo metro in 57”67 indicando che la forma non se n’era andata e lo ha dimostrato il giorno dopo correndo i 200 a suon di personal best (25”26) valido per una medaglia d’argento e l’ingresso tra le top ten bianco verdi nelle classifiche di sempre.
Detto della Lessi e della Bottino le altre due medaglie d’argento sono state appannaggio di Melissa Becherini, che nel salto triplo, tutt’altro che semplice, ha trovato il suo campo di conquista (m,10,71) e della marciatrice Matilde Minuti (5 km. In 29’48”68) che, a causa delle ormai consuete bizze del cronometraggio elettrico, ha gareggiato nel buio del Renzo Corsi che impediva di valutare il ritmo da tenere.
Sempre positiva Roçio Alejandra Gigena, bronzo nell’alto con un bel salto a m. 1,61; grintosa Dalia Carcea che ha voluto la medaglia bronzea sprintando negli ultimi metri per un onorevole 1’16”07, e Emma Nosiglia Martinez che, su una pedana disastrata, coglieva il suo terzo posto nell’asta con m. 2,50 pur dimostrando di poter valere molto di più. Un discorso a parte merita il bronzo nel lungo di Marta Giale Giovannini (5,39). Causa il protrarsi della gara del lungo, questa si è accavallata con la staffetta 4×400 della quale era la quarta componente. Pressata dalle compagne, andava in confusione non andando addirittura a presentarsi al call room. Niente gara 4×400 (oro sicuro!), broncio delle compagne e buona prestazione nel lungo ma non all’altezza di quello che sperava.
Non sono andare a medaglia le numerose velociste ma hanno palesato condizione eccellente per atlete uscite da una torrida estate. Margherita Del Corona (13”37 nei 100 e 27”33 nei 200 PB quest’ultimo), due personali per Alessia Magrini (13”85 e 28”82), ancora due personali per Michela Cicinelli (14”11 e 29”37 quest’ultimo eguagliato) e stessa cosa per Matilde Baldanzi (14”27 e 30”90). Non è voluta essere da meno Alessia Milani che, dopo aver corso i 400 in 1’03”71 si è migliorata nei 200 con 27”39.
Altri risultati nei 100 ostacoli di Dalia Carcea (17”37), di Chiara Brugnoni nell’alto (1,44), di Virginia Rossi negli 800 (2’37”61), di Elena Casolaro nei 1500 (5’36”32) ma sopratutto la bella prestazione della saltatrice in lungo Valentina Arcamoni che, con il suo miglior salto di 5,32, non è andata lontana da una medaglia e dal suo personal best e quella sicuramente migliorabile di Ludovica Raiola (4,57) che sembra soffrire il passaggio di categoria.
B.G.