Alessio Mannucci aveva sfiorato ad Ancona il titolo italiano junior di getto del peso e ci teneva particolarmente a non farsi sfuggire l’occasione di vincere quello del disco. Occasione importante quella di Rieti per il colligiano, tanto che persino il non più giovanissimo coach Renato Carnevali si era portato nella città laziale per assisterlo. E Alessio non ha fallito facendo sua la gara già al secondo lancio di qualificazione quando il disco è atterrato a m. 51,70. Mannucci non sembrava un predestinato perché i genitori erano relativamente alti e da cadetto aveva un personale di 24,86 con il disco da kg.1,500. Messosi con impegno sotto le cure del prof. è sbocciato fisicamente e tecnicamente. Già nel 2014 lanciava a m. 41,92 il disco allievi e l’anno dopo superava per la prima volta la fettuccia dei 50 metri con 50,11. Nel frattempo superava i m. 1,90 d’altezza e l’apertura alare diventava di tutto rispetto. Nel suo primo anno da junior con l’attrezzo da 1,750 allungava a 52,05 e nella prima gara dell’anno portava il suo record personale a 53,77, misura che lo consacrava come favorito della competizione per il titolo invernale. Al termine della competizione la certezza che sarebbe andato ad Halle in Germania per la sua seconda presenza in nazionale junior.
Nel martello under 23 Eric Fantazzini era considerato nel trio che sarebbe salito sul podio, ma il biondo lanciatore di Riccardo Ceccarini, origini lombarde attualmente paracadutista presso la Brigata Folgore, aveva promesso di non accontentarsi del bronzo ma di aspirare a nuovi traguardi. Al quinto lancio, infatti, arrivava la bordata tanto attesa con l’attrezzo da 7,260 kg. che si piantava a m. 61,85 mettendo al sicuro la medaglia d’argento. Eric, nella particolare graduatoria sociale del lancio del martello si pone al quarto posto di sempre tra l’italo australiano Loris Bertolacci e Alessandro Neri, padre di quel Francesco che qualche anno fa era esploso tra i cadetti per abbandonare da un giorno all’altro l’atletica. Eric, molto dinamico tanto da fare anche alcune gare indoor di sprint, da cadetto aveva lanciato i 4 kg. a 52,44, l’anno dopo da allievo i 5 kg. a 56,19 per superare i 60 nel 2013 (62,45). Con l’attrezzo da junior (6 kg.) 61,92 nel 2014 e 64,77 nel 2015. Dall’anno scorso dove terminava la stagione con 60,26 è progredito fino al 61,85 odierno. Considerato che, tra le specialità dei lanci, il martello è quello che vede i progressi fino ad una età avanzata i 21 anni di Eric sono solo l’alba della carriera.
Tra le otto migliori under 23 del lancio del martello c’era entrata anche Natalia Novi. Per lei una gara da dimenticare con un solo lancio valido a m. 47,30 ed un quinto posto finale. La non ancora ventenne Natalia sta cercando di velocizzare l’azione ma non riesce ancora a rimanere in pedana e i nulli in queste prime gare della stagione si sprecano. L’atleta di Massimo Terreni è comunque caparbia e prima o poi ricomincerà a lanciare lontano come nel 2016.