Per noi la seconda giornata del Meeting di Corsa Città di Fucecchio è stato preso alla lettera. Disertato dai cadetti e cadette, che hanno privilegiato la nuovissima località di Castelnuovo Val di Cecina, ma i nostri corridori di lunga lena non si sono persi l’occasione. Gradita novità la possibilità per il pubblico di poter vedere le gare non più ammassandosi all’ingresso dello stadio Corsini ma sedendo comodamente in tribuna.
Due gare in programma: gli 800 e i 5000 per entrambi i sessi. Nessuna mezzofondista bianco verde negli 800 ma ben 8 maschi divisi nelle quattro serie. Nella prima, che raccoglieva gli atleti più qualificati, presenti Barlantini, Baiocchi e Neri. Per Mattia Barlantini era l’ultima occasione per fare il minimo per Grosseto dal quale distava pochi centesimi di secondo, ma la sua gara è finita prima di cominciare. Dopo 300 metri, mentre cercava di districarsi dal gruppo, troppo compatto e in fase di rallentamento, veniva involontariamente toccato da dietro finendo a terra e chiudendo li la sua gara. Rabbia, ma abbastanza contenuta, con sogno infranto.
Proseguivano gli altri due con Nicola Baiocchi buon quinto, ma il suo 1’58”22 non aggiunge nulla al suo curriculum dell’anno. Più dietro, ottavo, Andrea Neri, ma cronometricamente più interessante il suo 1’59”51 a soli 50 centesimi dal personale.
Ben quattro le maglie bianco verdi nella seconda serie con secondo posto di un rinfrancato Emilio Marconi, capace di correre in 1’58”79, un tempo che non tocava più dal 2016 e che fa pensare a interessanti progressi durante la stagione. Ha lottato con lui per il piazzamento Luca Solfato, l’atleta più presente dell’anno e che per la quinta volta di seguito migliora il suo primato personale portato a 1’59”28 per la gioia del suo tecnico Daniele Milani presente all’appuntamento. Non ha voluto essere da meno il 23enne di Saverio Marconi Leonardo Becucci, nella miglior stagione della sua carriera, che nell’occasione ha stracciato il suo PB portandolo dal 2’05”66 di La Spezia all’attuale 2’02”96 tempo che incomincia ad essere interessante per uno che non ha una velocità di base notevole. E’ saltato per aria Gabriele Spadoni con 2’05”37. Gareggia sempre e su tutte le distanze da quando hanno riaperto al cross e ha finito la benzina. Pensiamo che sia opportuno darsi una calmata e riprendere fiato!
Nella quinta serie si è esibito il 18enne Francesco Angeli, autore di una pregevole gara in solitario cercando di migliorarsi. Purtroppo per lui la frenata finale lo vedeva in 2’20”92 alla miseria di 1 centesimo dal suo PB rimandato alla prossima occasione.
I 5000 non si corrono molte volte in una stagione e noi perdiamo una sicura protagonista in Enrica Bottoni, leggermente infortunata ad una caviglia che le aveva già impedito di gareggiare nella prima parte della stagione invernale, ma in quest’occasione saliamo sul podio per la terza piazza di Ioana Lucaci, la ragazza di origine romena, proveniente dalle gare su strada, ma che sta prendendo gusto anche per la pista. Ioana chiude in 19’29”42 che nel ranking bianco verde è l’undicesimo tempo della nostra storia nella specialità. Dietro di lei l’entusiasta Veronica Cai apprezzabile per il suo miglioramento in questa seconda apparizione sulla distanza e capace di finire in 21’11”65 (aveva 21’48”95). Le scarpe chiodate, che usa pochissimo, hanno fatto un brutto scherzo a Giulia Bennici costringendola a fermarsi quando era vicina al traguardo con un tempo sotto 21′ per insopportabili dolori ai tibiali. Li rifarà di sicuro, ma con scarpe da running.
Tra i maschi ha dato forfait per motivi di lavoro Curzio Pulidori e, automaticamente, il nostro faro è stato Dario Guidi. Il 21enne fondista è ormai conosciuto come capotreno; quando c’è un gruppetto lui non segue ma lo guida e così ha fatto per gran parte dei 5000. Ha avuto un momento di crisi nell’ultimo km ma il suo finale è stato veemente finendo in 15’56”96, tempo che non aggiunge niente al suo pedigree ma che fa pensare ad un ritorno ai vertici abbastanza presto. Federico Meini, saputo del 5000, che non correva da oltre un decennio, si è affrettato a rinnovare la certificazione medica per correre e vincere in 16’40”30 la classifica dei 40enni. Mariano Bardarè ha fatto corsa a sé nella prima serie, nella seconda avrebbe avuto molto più compagnia, ma il suo rientro in pista ha fatto segnare 17’39”93 che per un 45enne è un tempo appetibile.
B.G.