Orvieto ha confermato la buona tenuta in campo nazionale del team bianco verde dei marciatori diretto da Giorgio Favati. Nella terza e penultima prova del Campionato di Società sia gli allievi sia gli juniores conquistano o mantengono la possibilità di vincere il titolo italiano. Grande conferma del neo junior Fabio Barattini che, dopo le belle prestazioni indoor e su strada, migliora il suo personale outdoor sui 10 km in pista di quasi tre minuti portandolo al significativo tempo di 44’41”03. Mantenendo questa condizione diventa un candidato a un altro podio agli italiani e può anche sperare di raggiungere il minimo per partecipare ai Mondiali Junior. Il suo è un inno alla serietà con la quale affronta le indubbie fatiche giornaliere che gli infligge coach Favati. Nella medesima gara soddisfacente prestazione di Lorenzo Grossi che con 50’55”31 fallisce per soli sei secondi il suo personale, ma permette alla squadra di rimanere in testa nella lotta per il titolo italiano.
Molto compatta la squadra allievi che, pur senza punte di rilievo, lotterà fino in fondo con l’Atletica Grosseto e le Fiamme Gialle Simoni per la conquista del titolo italiano. Molto bravo Giulio Scoli, quarto con 51’30”05 in linea con quanto aveva fatto su strada a Cassino, eccellente Marco Melis, settimo in 52’20”98, in netto progresso fisico e tecnico e finalmente con una prestazione degna Giacomo Francia, ottavo in 53’23”93 più di quattro minuti migliore di quanto gli era riuscito a fine 2016 a Grottammare.
La grande sorpresa è venuta dalla gara cadette. La 14enne Martina Quartararo, che a volte in allenamento sembra svagata, ha impostato una gara di estrema intelligenza. Ha lasciato sfogare quelle che sulla carta sembravano le accreditate per la vittoria pur tenendole nel mirino a una distanza ragionevole. Dopo il secondo chilometro, quando la fatica incomincia a mordere i garretti e il sole di mezzogiorno a picchiare sulla testa, ha cambiato ritmo (per la verità erano le altre che calavano) e si è accodata alle migliori. Gli ultimi 600 metri erano un tripudio perché al suo allungo nessuna gli resisteva e poteva vincere in completa solitudine. Con 15’37”44 polverizzava il suo PB che datava solo un mese fa (16’03”2) e si poneva con sorpresa tra le migliori italiane dell’anno. Quando Matilde Minuti, 11° in 17’12”52 (tempo appesantito dal passaggio nella pit line) e Gaia Magliani 12° in 17’15”90 avranno risolto i loro problemi (tecnico la prima e più che altro di poca preparazione la seconda) e torneranno vicine ai 16’30” del finale di stagione 2016, Giorgio Favati avrà un terzetto niente male che gli potrebbe permettere addirittura di fare il triplete. Ha completato la squadra il 14esimo posto con 17’40”81 di Rachele Benedetti, la ragazzina venuta da Massa e che può allenarsi in compagnia non più e non sempre di una volta la settimana.