UNA GARA TIRA L’ALTRA

Prosegue a colpi di gare su strada l’avvicinamento dei nostri mezzofondisti alle campestri invernali. Se la Sagra del Cinghiale a Suvereto aveva ribadito la supremazia bianco verde nelle prove podistiche amatoriali, con la Corri a Salviano c’era pure il vantaggio di gareggiare in casa. Ci troviamo così con quattro atleti ai primi quattro posti e due terzi del podio femminile. In una gara di 9,5 km che rispetto alle altre riduceva sì gli avversari temibili per le posizioni di vertice, ma che era riuscita comunque a schierare al via più di duecento concorrenti.

Al primo kilometro Federico Meini, Luca Lemmi, Gianmarco Lazzeri e Gabriele Spadoni già conducono in solitaria. L’input dei primi due permette un’ulteriore selezione nel tratto di Porta a Terra, a circa un terzo di gara. Gabriele perde le ruote ma non il sangue freddo, amministra come a Suvereto il prestigioso piazzamento conquistato (33:15). Gianmarco, dopo un avvio per una volta tranquillo, comincia a cullare sogni di gloria entrando nel tratto più ostico, con i suoi saliscendi e i drittoni contro un vento gelido. Si riporta sulla coppia di testa quando Luca è alle strette per la stanchezza. Affianca Federico sullo strappo sterrato, la “salita-simbolo” della manifestazione. Insieme conducono giù per Via delle Macchie verso Le Sughere. Sull’ultima pendenza Gianmarco rimane solo: si prende la vittoria col tempo di 31:56. Federico fa 32:12, Luca naviga a vista (32:22). Inutile dire che un Alessio Ristori buttato nella mischia avrebbe aggiunto ancora più pepe alla competizione.

Nella grande bagarre delle immediate retrovie spunta fuori un ottimo Lorenzo Imparato, per lui la settima posizione (34:12). Si tratta di una prestazione dal significato particolare, ad un anno esatto dal suo esordio agonistico con la maglia dell’Atletica Livorno. Allora fu addirittura 41esimo, con tempo finale più alto di ben due minuti e mezzo: non ci si può certo lamentare dei mancati progressi. Sempre in tema di confronti, Gabriele Spadoni ha abbassato più di un minuto rispetto al 2016, quando fu 16esimo. Il nono posto odierno è appannaggio di un grintoso Daniele Conte (34:23), il quale sconta un novembre a dir poco funestato dal punto di vista fisico . Emanuele Amorosi (34:35, 12esimo) ha retto a lungo il passo dei compagni di squadra difendendosi nei tratti meno congeniali prima di trovare nuovo brio nella fase conclusiva. Manuel Lucioli è un altro, come i due che lo precedevano, a fare i conti con una scarsa preparazione fisica. Il 34:42 di oggi (14esimo), visto la discreta gestione dello sforzo, indica quantomeno la via della risalita.

La regina della gara è ancora Giulia Morelli (35:50), quasi due terzi di gara per congedare la specialista Elena Kostantos (36:24). Per un po’ ha tenuto anche Valentina Spagnoli, che per strada trova la compagnia di Filippo Brambilla, Matteo Citti (entrambi 38:16) e poi di Simone Esposito – costretto per l’età a correre la non competitiva, bravo a terminare nonostante i problemi di stomaco. 37:52 per Vale, un terzo posto che non è mai stato in discussione. Tra le due bianco verdi si è piazzato il grande Lapo Bardi (36:30), assiduo degli appuntamenti podistici con ritrovata continuità. Tre donne per concludere: Francesca Pezzini (41:21) è quinta al traguardo, poi Selene Catelli (48:09) e Marie Angelique Mori (50:08).

La Corri a Salviano era l’ultima tappa del Trofeo Podistico Livornese, le cui classifiche sono già pubblicate dal comitato organizzatore. La categoria Amatori maschile (18-39 anni) è vinta da Lazzeri (425 punti) su Meini (397), con Citti (299) e Brambilla (281) al sesto e settimo posto. Mori è quinta (323) tra le 40-49 anni.

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