Che l’under 23 bianco verde fosse una buona squadra lo avevamo intuito ad inizio stagione quando si fanno i piani per i vari campionati di società, ma avvicinandosi alla finale si erano perse alcune certezze. Ammessi alla finale a fine luglio si andava a verificare che alcuni punti fermi si andavano perdendo. Una fastidiosa tendinite metteva fuori uso l’unico siepista, Alessio Ristori, poi subito dopo il lanciatore di martello Jean Carlos Marcuccio comunicava l’abbandono dell’agonismo per cercare di risolvere i suoi problemi con lo studio e Tommaso Savoca Corona dopo un test doveva rinunciare per non essere perfettamente guarito da un problema muscolare . La squadra rimaneva in piedi ma senza più un risultato di riserva. Nessuno doveva più fallire per non far saltare il risultato finale. I problemi si acuivano nell’ultima settimana con lo sfortunato incidente dell’ostacolista junior Michele Del Corona e proprio alla vigilia della partenza la febbre che metteva out il velocista junior Marco Pellegrini. Si poteva pensare di lasciar perdere, pagare la penale e rimanere a casa, ma questo non fa parte del DNA bianco verde e sopratutto del suo D.T. Fabio Canaccini che non ha dormito la notte per rivoluzionare la formazione che ha avuto il suo assetto definitivo soltanto durante il viaggio per Rieti. Nessuno doveva fallire la sua gara e nessuno ha fallito.
Federico Di Napoli era il primo a scendere in pedana ed in base agli iscritti del salto con l’asta poteva aspirare ad arrivare al massimo quinto e quinto è stato con m. 3,80 facendo fare un respirone di sollievo al suo tecnico Giacomo Giusti che temeva la sua tenuta nervosa. In contemporanea dalla pedana del salto triplo saliva l’urlo di gioia di Andrea Rinaldi che al primo tentativo stabiliva, con 14,56 il suo primato personale che lo pone al settimo posto di sempre della storia bianco verde. L’atleta rinuncia poi a saltare per preservare gli arti accontentandosi della medaglia di bronzo e di 10 punti alla squadra.
Si arriva in pista ed il primo sarà il decathleta junior Marzio Signorini che sostituirà degnamente Del Corona nei 110 ostacoli, corsi una sola volta quest’anno con gli ostacoli alti. Gara degna con un 17”14 un nono posto e 4 punti alla squadra. Nei 100 piani schieriamo il saltatore in lungo Jacopo Quarratesi che nella gara forse a più alto livello tecnico correva in 11”32 a 3 centesimi dal suo personale ma non poteva fare meglio di dodicesimo.
Si ritorna in pedana e qui il nostro atleta di maggior valore, il discobolo Alessio Mannucci fa capire che la prima vittoria bianco verde sarà sua. E’ sufficiente una misura per lui normalissima come m. 52,90 per tenere a debita distanza gli avversari e regalare ben 12 punti alla squadra. Una bella ed entusiasmante gara in pista la farà in contemporanea Giacomo Bianchini. Non gareggiava da tempo quest’anno nei 400, a causa della frattura alla clavicola che l’ha tenuto fermo per tutto il periodo estivo, ha fatto un rettilineo finale testa a testa con il parmigiano Palladini perdendo di due centesimi ma con un eccellente personale di 49”00 diventando il decimo bianco verde nella storia settantennale.
Nei 1500 Mauro Giuliano che a suo dire è nella fase calante della forma stagionale non va lontanissimo dal suo personale con 4’09”03 partendo dalle retrovie e conquistando un pregevolissimo settimo posto. Il capolavoro lo fa il marciatore Giulio Scoli che ha acquistato consapevolezza dei suoi mezzi. Conduce la danza per 4/5 dei 5 km. arriva quinto ma polverizza di oltre 30 secondi il suo personale con 21’32”75 e sopratutto con un tecnica impeccabile che lo mette al sicuro dalle insidie dei giudici.
Le ultime due gare sono coperte con giudizio da Denis Martiniano e da dai componenti della 4×100. Denis che quest’estate si è allenato poco, avendo iniziato a lavorare, fa un normale, per lui, miglior tiro di m. 51,62 che gli permette di sfiorare il podio con il suo quarto posto, ma la 4×100 mai schierata in questa formazione (Di Napoli – Bianchini – Quarratesi – Rinaldi) che non ha mai provato e quindi con cambi di assoluta sicurezza ha corso in un eccellente 42”85 per un insperato quarto posto che permette alla squadra di finire la prima giornata come ottava.
Si ricomincia la mattina di domenica e già il fatto di gareggiare con le membra in parte intorpidite dal sonno e la stanchezza della prima giornata non promettono grandi exploit tecnici. Si inizia subito con la gara rischio: i 400 ostacoli. Ha accettato di farli Gabriel Carli che a detta del suo tecnico gli ostacoli li salta solo a piedi pari e il suggerimento sarà solo di staccare con un piede, di atterrare come crede, di non abbatterlo con le mai e di non evitarlo. Operazione riuscita ed arrivo in fondo in 1’06”15 con un insperato nono posto. Ora si intravede che per i bianco verdi la giornata si sta mettendo bene.
Nel salto in alto Marzio Signorini va molto alto ma ricade sull’asticella, soltanto 1,60 per lui ma nonostante questo ne mette due dietro e il suo dovere è stato fatto. Nei 200 tocca a Giacomo Bianchini. Il viareggino è meno brillante del giorno prima, schierato all’esterno incomincia a correre quando, entrando in rettilineo, si vede in fondo. Arriva nono in 22”76, comunque a soli 8 centesimi dal suo personal best ottenuto nella gara terminata con il tuffo che gli è costato mesi di sosta e cure.
La poca brillantezza di Mauro Giuliano continua anche nella gara degli 800, quella che gli ha regalato la prima maglia azzurra. Non è una gara da ritmo alto e Mauro ha un finale brillante, ma questa volta le batterie sono un po’ scariche e il suo 1’58”88 per un ottavo posto non lo possono certamente soddisfare.
Andando avanti nella mattinata si ha l’impressione che i nostri siano meno addormentati. Inizia nel peso Alessio Mannucci che si deve limitare a controllare dall’alto del suo miglior getto di m. 15,98 il milanese di Sesto Bruno e l’equiparato Sztandera dell’Enterprise considerando giustamente fuori portata il fiorentino Fabbri. Si era provato a far anticipare i 5000 alle 10,00 per evitare il caldo ma la disputa del martello in campo ha reso vana la richiesta. Partenza quindi della gara maschile alle 11,55 ma il nostro Dario Guidi non sembra aver sofferto il caldo. Abituato in Toscana a tirarsi le gare dal primo all’ultimo metro qui ha usufruito, fino a che le forze del momento lo hanno permesso, della scia vincendo la volata per il quinto posto in 15’31”72 che di mattina e con il caldo non è male.
Si chiude con la 4×400 che vede l’esordio in partenza di Jacopo Quarratesi per il quale i 100 sembravano già lunghi, ma il ragazzo si comporta benissimo lasciando il testimone a Gabriel Carli che fa una bella frazione dopo una drammatica ricerca della corsia giusta per il cambio e poi Marzio Signorini che essendo solo alla terza gara della due giorni è sveglissimo e consegna il bastoncino a Mauro Giuliano che chiude in 3’34”45 conquistando anche qui 2 punti per la squadra.
Sarà settimo posto finale e i ragazzi riceveranno i ringraziamenti dei loro tecnici e del consiglio direttivo che, viste le condizioni di partenza, era impensabile. Grazie ragazzi!
Classifica a squadre:
- Atletica Vicentina p. 173
- Cus Parma p. 146
- Atletica Bergamo 141
- Cento Torri Pavia 134
- Studentesca Rieti 131
- Libertas Udine 128
- ATLETICA LIVORNO 124,5
- Firenze Marathon 104,5
- Atletica Lecco 102,5
- Fratellanza Modena 96
- Pro Sesto 128 (solo 8 junior)
- Enterprise 71 (solo 6 junior)