VITTORIA AD ANTRACCOLI

4_09_23_2015 3_09_23_2015Bianco verdi sugli scudi alla 23esima Staffetta del Pioppino. 4 per 4 kilometri su strada e non solo di entusiasmanti sfide con i frazionisti del Parco Alpi Apuane. La formazione per la gara del 19 settembre – tradizionale contorno alla Sagra del Pioppino di Antraccoli (Lucca) – era nota già da tempo: ad Alessio Ristori, Luca Lemmi, Gianmarco Lazzeri e Joao Bussotti il compito di emulare i fasti degli anni passati. Terza nel 2012, prima nel 2013 e seconda l’anno scorso (ma anche nel lontanissimo 1988…), l’Atletica Livorno puntava ancora al gradino più alto del podio. Obiettivo raggiunto in 51:35, tempo ragguardevole considerato che per un cambio di percorso questa edizione prevedeva ogni giro un kilometro in stile corsa campestre.

Non è stata una vittoria facile: nelle ben nove! staffette presentate, il Gruppo Alpi Apuane ha schierato elementi davvero competitivi. Dietro al buonissimo 12:28 – secondo miglior tempo sul giro – di Daniele Del Nista, il nostro Alessio chiude la prima frazione al secondo posto. In un primo momento aveva fatto gara con Andrea Gesi e Davide Lampitelli, tutta gente estremamente più esperta di lui, dato che nel panorama podistico un atleta che va per i diciotto è un caso più unico che raro. Involatosi in solitaria negli ultimi kilometri, al cambio Alessio – 13:06 il suo tempo – pagava comunque una quarantina di secondi dalla testa della gara.1_09_23_2015

2_09_23_2015 Un distacco tutto sulle spalle di Luca, che in appena tre kilometri compie il miracolo ai danni di Daniele Rubino. Al momento dell’aggancio, il bianco verde continua imperterrito nella sua azione, aumentando il vantaggio in vista dell’arrivo. All’inizio della terza tornata il vantaggio sulle Apuane è di otto secondi. A Luca va anche il podio della gara individuale: terzo in 12:43. Tocca ora a Gianmarco battagliare con il brizzolato Lorenzo Checcacci, che spara tutto nei primi due kilometri per riportarsi in testa. All’uscita del tratto sull’erba ha cinquanta metri di vantaggio sul bianco verde, che nel frattempo non si è perso d’animo ed ha ancora energie per tentare la rimonta. In un kilometro Gianmarco riaffianca Checcacci in debito di energie, e ne ha ancora per staccarlo. Quando riceve il cambio (frazione in 13:03), Joao si trova al comando con un vantaggio di quattro secondi.

Per un campione del suo calibro, anche se un po’ acciaccato (alla fine della gara ha lamentato qualche doloretto alla schiena), un avversario come il pur forte 46enne Stefano Simi è poca cosa. Joao corre gli ultimi 4154 metri in 12:43 con tanto di esultanza finale che gli fa perdere il terzo posto individuale a favore di Luca: questione di centesimi – reminiscenze di Tallinn… Ma ora è necessario fare un appunto. Durante il riscaldamento, abbiamo tutti guardato con un po’ di preoccupazione il keniano William Kibor fare i suoi allunghi. Nel 2014 il Gruppo Alpi Apuane ne aveva portati addirittura due: scontato il successo in 50:57. I nostri sforzi per la vittoria rischiavano di essere vanificati dalla frazione record di questo atleta (11:54). E invece con nostro stupore Kibor era schierato nella staffetta B. Il suo recupero si è fermato alla terza posizione: tre minuti e mezzo da Joao erano veramente troppi…

Gianmarco Lazzeri

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